Nuovo studio sulla Sclerosi Multipla

Milano, 15 maggio 2015 – Un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, coordinati dal dottor Filippo Martinelli Boneschi e dalla dottoressa Federica Esposito, entrambi del Laboratorio di Genetica delle Malattie Neurologiche Complesse dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE) dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha individuato una particolare variante genetica associata alla risposta all’interferone beta, uno dei farmaci usati nel trattamento della Sclerosi Multipla. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Annals of Neurology.
I ricercatori hanno preso in esame circa 1000 pazienti italiani, francesi e americani, osservando che l’interferone beta induceva una minore risposta terapeutica nei pazienti dotati di una determinata variante del gene SLC9A9. Dopo la variante genetica, gli studiosi hanno preso in esame il gene stesso, scoprendo che esso può interferire nell’attivazione delle cellule immunitarie, che svolgono un ruolo importante nella comparsa di malattie infiammatorie come la sclerosi multipla. Il risultato, pur non essendo ancora utilizzabile in ambito clinico, potrà aprire la strada allo sviluppo di nuovi farmaci personalizzati per i pazienti affetti da SM.

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