Leucemia linfatica cronica: nei recettori la chiave per sconfiggerla

9 giugno 2017 Un gruppo di ricercatori guidato da Paolo Ghia e da Massimo Degano, rispettivamente a capo del Programma di Ricerca Strategica sulla Leucemia linfatica cronica e dell’Unità di Biocristallografia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele  ha rivelato il meccanismo alla base della proliferazione delle cellule B leucemiche spiegando in modo semplice la presenza di varie forme di leucemia linfatica cronica e aprendo la strada allo studio di nuovi approcci terapeutici. La scoperta, appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications, è stata possibile grazie al sostegno dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).

Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa.

Immagine_Nature_Communicatiosn_Recettori
In questa figura si vedono due recettori sulla superficie di una cellula B leucemica che si legano tra loro, avviando il processo anomalo di proliferazione tumorale. Tramite cristallografia a raggi X è stato possibile visualizzare i dettagli dell’interazione, riconoscendo le regioni coinvolte e il tipo di legame. La scoperta apre la strada allo sviluppo di molecole che evitino il contatto tra i recettori e combattano così lo sviluppo della leucemia linfatica cronica.