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Diabete

    Il diabete è oggi una delle malattie a maggior impatto sociale. Sono due le forme più diffuse: il tipo 1 che colpisce soprattutto i giovani e richiede per tutta la vita l’assunzione di insulina, e il tipo 2 che colpisce in prevalenza adulti e anziani e si cura con dieta, attività fisica, farmaci orali e, in molti casi, insulina.

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Con il progetto DRI (Diabetes Research Institute) i ricercatori del San Raffaele stanno sperimentando una sorta di “vaccino” per i bambini a rischio di sviluppare la malattia e stanno mettendo a punto nuove tecniche per migliorare l’efficacia del trapianto di isole pancreatiche.

Il diabete é oggi una delle malattie a maggior impatto sociale. Esistono diverse forme di diabete, ma due sono le più diffuse:

  • il tipo 1, che colpisce soprattutto i più giovani e richiede per tutta la vita l’assunzione dell’insulina;
  • il tipo 2, che colpisce in prevalenza adulti e anziani e che si cura con dieta, attività fisica, farmaci orali e, in molti casi, insulina.

Il diabete è in piena espansione: l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che in trenta anni si passerà nel mondo dai 371 milioni di casi del 2012 a 552 milioni nel 2030. In Italia sono tra 100 e 120mila le persone con diabete di tipo 1 e circa 3.5 milioni quelle con diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui le cellule beta del pancreas vengono distrutte dal sistema immunitario. Colpisce soprattutto bambini e adolescenti. L’origine è sconosciuta e l’unica terapia possibile è la somministrazione di insulina per tutta la vita del paziente, che si viene così a trovare in uno stato di totale dipendenza. Ne sono corollario complicanze anche gravi, i cui bersagli sono il cuore, i vasi sanguigni, il sistema nervoso, gli occhi e i reni. Il risultato è un aumentato tasso di mortalità e un generale peggioramento della qualità di vita.

La nuova sfida del San Raffaele è dunque rivolta a un nemico temibile e infido, il diabete di tipo 1 o diabete infantile. L’unica possibilità di vincerlo è schierare le migliori risorse di cui si dispone: le attrezzature d’avanguardia e le menti migliori.

Durante gli ultimi trent’anni, il diabete – in particolare il diabete di tipo 1 – ha rappresentato una delle aree di maggior interesse di ricerca e terapia per l’Istituto Scientifico San Raffaele. Con l’obiettivo di approfondire ed espandere la ricerca di base e clinica in materia, nella seconda metà del 2007 il San Raffaele ha creato un indipendente, specifico Istituto di Ricerca interamente deputato al T1D, denominato Diabetes Research Institute (DRI), un centro di eccellenza a livello internazionale per lo studio, la cura e la prevenzione del diabete di titpo 1. L’Istituto DRI è parte della Federazione Internazionale DRI (DRI-NET) che comprende altri 121 DRI distribuiti nel mondo.

Due aree specifiche di lavoro attendono i ricercatori del San Raffaele DRI nei prossimi anni: la prevenzione e il trapianto di isole pancreatiche.

La squadra di eccellenza che lotta contro il diabete di tipo 1 è composta dai medici e dai ricercatori, ma anche da tutti coloro che vorranno sostenere questo ambizioso progetto.