La testimonianza di Emma

“Avevo quarantasette anni quando una grave malattia è entrata nella mia vita e sembrava che volesse  portarmi via tutto: mio marito, mia figlia, la possibilità di vedere nascere mia nipote. Poi sono arrivata al San Raffaele. Mi hanno accolta, mi hanno curata, mi hanno guarita. Per questo, oggi, guardando mia nipote che gioca, ho preso una decisione: lascerò una parte dei miei beni al San Raffaele. Perché credo che ognuno abbia diritto ad avere la cura migliore, perché grazie alla ricerca si trovino nuove cure per mali ancora senza rimedio, perché sempre più persone possano guarire. È un regalo che non faccio solo a me stessa, lo faccio anche per i figli dei miei figli, le future generazioni”.

Emma